Eseguiamo misure e valutazioni di esposizione alle onde elettromagnetiche emesse da ripetitori, centrali di trasformazione, antenne per telefonia, ecc.


I nostri professionisti sono dotati della strumentazione e delle competenze necessarie per eseguire le misurazioni in loco e per svolgere valutazioni relative all’esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione, sia all’interno degli ambienti abitativi, sia nei luoghi di lavoro.

Numerosi studi internazionali hanno dimostrato la potenziale pericolosità dei campi elettromagnetici prodotti da numerose sorgenti presenti sul territorio e negli ambienti di lavoro, come le antenne della telefonia cellulare (cosiddette stazioni radio base), i ripetitori televisivi, gli elettrodotti, i motori elettrici, le cabine e le stazioni di trasformazione, ecc…

Vero è che gli studi condotti sugli effetti delle onde elettromagnetiche sul corpo umano hanno tuttavia dato risultati contrastanti, pertanto ad oggi non è possibile stabilire quale sia la reale pericolosità del cosiddetto elettrosmog.

In mancanza di risultati certi, la normativa comunitaria e nazionale si è regolata adottando dei valori limite massimi precauzionali. Per quanto riguarda l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici prodotti da sorgenti ad alta e a bassa frequenza, la materia è regolata dalla Legge quadro 36/2001 e dai successivi decreti attuativi, emanati nel 2003 (DPCM 08/07/2003). Invece per quanto riguarda l’esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici nei luoghi di lavoro, la materia è disciplinata dal Titolo VIII del Decreto Legislativo 81/2008 “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”, i cui limiti di esposizione massima entreranno in vigore il 01/07/2016.